Abstract

Il ricovero dei senzatetto del Regno mostra la sua parte segreta
Apre eccezionalmente l’ala del complesso di proprietà dell’Istituto Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia, con la chiesa, il chiostro, lo straordinario crocifisso, la stanza degli archivi, gli antichi lavatoi. È la parte sconosciuta del grande edificio monumentale voluto da Carlo III di Borbone, per accogliere in un ospizio gli indigenti della città. La sontuosa costruzione, per la quale lavorarono architetti di fama come Furetto, Marvuglia, Marabitti e Palma, fu realizzata in stile barocco. Iniziata nel 1744, a causa di ritrovamenti archeologici e della carenza di fondi, fu ultimata solo nel 1834. Gli ospiti del Real Albergo dei Poveri erano “misti” fino al 1898; poi tutti gli uomini furono trasferiti altrove e rimasero solo le donne. Nei primi anni dell’Ottocento, venne impiantata nell’edificio una fabbrica manufatturiera, l’Opificio della seta, che funzionò alacremente fino al 1900.
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