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Via Spirito Santo

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Abstract

Il masso che lacrimava sangue che nessuno riuscì a spostare
La sua storia è raccontata da una leggenda. Pare che qui esistesse un’edicola intitolata allo Spirito Santo, nella quale era collocato un masso nella cui incavatura era stata dipinta l’immagine dell’Eterno Padre con una colomba sul petto. Durante la lotta iconoclasta questo dipinto venne sepolto sottoterra e per molto tempo rimase ignorato: un giorno un contadino sordomuto, scavando un pozzo, rinvenne il masso, si accorse con sorpresa della figura e notò che da una lesione al sopracciglio gocciolava sangue. Stupito della scoperta, tornò verso l’abitato lasciando meravigliati i cittadini che accorsero sul luogo e, su consiglio del parroco e delle autorità, decisero di trasportare il sacro masso nel paese servendosi di buoi. Ma gli animali non riuscirono a muoverlo di un centimetro. Nacque così l’idea di erigere un tempio sul posto con l’aiuto di tutto il popolo. Fuor di leggenda, la storia indica invece che qui esisteva un’edicola con un dipinto del Cristo Pantocratore simile a quello di Cefalù, su cui venne costruita una chiesetta dedicata, in principio, a Santa Caterina d’Alessandria. Poi arrivò lo Spirito Santo…
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