La “Fulgentissima” amata da Federico II: nel 1200 Naro era tutta raccolta in una cinta fortificata su cui si aprivano sette porte. Ne è rimasta in piedi solo una, la Porta d’Oro – da qui entravano i carri con il grano – , esempio di un piccolo gioiello medievale che poi si srotola nel barocco. Guardata a vista dal castello Chiaramontano – è quello conservato meglio tra i manieri siciliani del periodo – Naro è punteggiata ovunque da chiese e monasteri, palazzi nobiliari e conventi, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Un borgo in gran parte inedito che non fa parte delle abituale “rotte” dei viaggiatori, e in cui è necessario perdersi.

◉ ARCHEOLOGIA
Il mare restituisce un reperto di straordinario valore storico: un copricapo di tipo Montefortino, completo di paraguance, perfettamente conservato, che apparteneva molto probabilmente a un fante della flotta romana impegnato nello scontro ...◉ INNOVAZIONE
A meno di un anno dalla nascita, la Fondazione creata da Antonio Perdichizzi accompagna i giovani imprenditori con un percorso che unisce formazione, risorse e visione di lungo periodo...