La “Fulgentissima” amata da Federico II: nel 1200 Naro era tutta raccolta in una cinta fortificata su cui si aprivano sette porte. Ne è rimasta in piedi solo una, la Porta d’Oro – da qui entravano i carri con il grano – , esempio di un piccolo gioiello medievale che poi si srotola nel barocco. Guardata a vista dal castello Chiaramontano – è quello conservato meglio tra i manieri siciliani del periodo – Naro è punteggiata ovunque da chiese e monasteri, palazzi nobiliari e conventi, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Un borgo in gran parte inedito che non fa parte delle abituale “rotte” dei viaggiatori, e in cui è necessario perdersi.

◉ FESTIVAL
Sabato 4 e domenica 5 ottobre gran finale nelle tre città. A Trapani apre Palazzo Milo Pappalardo e si ritorna nell’antica Corte delle Ninfee. Ad Alcamo si sale in in e-bike a Calatubo, e poi il concerto di ottoni nel museo. Mazara si sc...◉ VIDEO
A Termini Imerese, per la prima volta, si aprono le porte di un gioiello privato dell'Ottocento. In occasione dell'anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, la famiglia Sunseri espone antiche divise dal Risorgimento al 1945. Un...