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Largo Antonio Sellerio, Palermo, PA, Italia

La tradizione della salita a Santa Rosalia è particolarmente antica ed è molto seguita dai fedeli. In questo caso la proposta è di fare una salita che sia a metà tra il sacro e il laico. Una passeggiata su Monte Pellegrino, seguendo la via della Santa, ma soprattutto godendosi le spiegazioni storiche e naturalistiche nonché i brani antichi che verranno letti o recitati durante questa impegnativa ma straordinaria salita.

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5, Piazza Santo Spirito, 1, 90133 Palermo PA, Italia

La passeggiata ruota intorno a una serie di delitti che avvennero a Palermo nella notte del 1 ottobre 1862 a un anno dall’Unità d’Italia. In tredici luoghi diversi della città, tredici persone tra loro sconosciute vennero pugnalate contemporaneamente suscitando grande clamore. Una narrazione lunga oltre un secolo e mezzo nel nome dei misteri di questa città. Passeggiando dal Foro Italico fino alla Cattedrale e addentrandoci in alcuni meandri della città, cercheremo di far luce su uno dei più grandi misteri della nostra città attraverso gli occhi di Leonardo Sciascia che narrò mirabilmente la storia: quella del Genio del male.

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Via Cruillas, 130, Palermo, PA, Italia

L’architetto Fabrizio Giuffrè propone una passeggiata alla scoperta di un’antica borgata come Cruillas, che deve il suo nome a una famiglia di nobili originari della Catalogna, che si trasferì a Palermo nel XIII secolo al seguito del re Pietro III di Aragona. Il quartiere si trova alle falde di Monte Cuccio. Nelle sue strade si possono scoprirei antichi bagli interessanti ville e importanti chiese che raccontano secoli di storia di questa antica borgata. Un patrimonio storico, artistico e architettonico da conoscere, rivalutare e tutelare.

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Piazza San Domenico, Palermo, PA, Italia

Un itinerario ludico-investigativo, un vero e proprio puzzle da ricomporre, in cui ogni tappa costituisce un prezioso indizio volto a rivelare un misterioso assassinio. Chi partecipa alla passeggiata è direttamente chiamato a indovinare, ragionando sulle tracce fornite dalla guida, l’inquietante delitto che lega, come una sorta di fil rouge, i siti percorsi. Un giallo nel giallo che, tra suspense e curiosità e tra leggenda e realtà condurrà i partecipanti a riscoprire piacevolmente alcune pagine della storia locale palermitana.

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Via Vittorio Emanuele, 475, 90134 Palermo PA, Italia

Corso Vittorio Emanuele, la più antica strada della città, la “proto-strada”, con le sue viuzze di impianto fenicio. Il Cassaro, insomma, ricco di storia, bellezze e miserie della capitale della Sicilia. Dalla Cattedrale, con la sua bellezza proveniente da tante mani e tante idee, all’incrocio delle strade per eccellenza: il teatro del Sole, vicino al quale si incastona un gioiello del marmo di Carrara più puro, la fontana Pretoria. Ma anche San Giuseppe dei Teatini, piazza Bologni e il museo diocesano. C’è da scommettere che qualcosa da scoprire c’è sempre. E poi c’è il fascino della notte ad arricchire ogni aspetto…

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Largo Antonio Sellerio, Palermo, PA, Italia

La tradizione della salita a Santa Rosalia è antica ed è molto seguita dai palermitani. In questo caso vogliamo fare una acchianata a metà tra il sacro e il laico. Ossia una passeggiata verso monte Pellegrino, montagna sacra per i palermitani sin dai tempi dei Punici, seguendo la storia della Santa ma anche delle prime comunità cristiane palermitane. E godendo, oltre a alcuni dettagli storici, anche spiegazioni naturalistiche e brani antichi che verranno letti durante questa impegnativa ma straordinaria salita, fatta in una tranquilla mattina di primavera.

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Via Vittorio Emanuele, 475, 90134 Palermo PA, Italia

Una città che è nata sul mare, ma che del mare ha ormai dimenticato tutto. Ed è dell’antico rapporto con il mare che ci si vuole riappropriare, visitando la città dalla costa, quasi dall’esterno, vedendola così come la vedevano coloro che giungevano dal mare a Palermo. Partendo da Villa Giulia, si passeggerà sul lungomare con delle incursioni dentro la città, fino ad arrivare alla Cala, per rileggere il sistema delle antiche porte d’accesso a Palermo.

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Piazza San Francesco, Palermo, PA, Italia

Palermo, sin dall’alba dei tempi, fu meta di traffici e commerci che fecero di essa e della Sicilia il centro del Mediterraneo. Mercanti fenici, orientali, genovesi, pisani, amalfitani, veneti fecero della città un punto commerciale molto ambito, che per lungo periodo divenne la “testa di ponte” con l’Africa e con l’immenso tesoro che essa rappresentava: le vie dell’oro e delle spezie.

Originariamente denominato Amalfitania per la presenza dei mercanti amalfitani, il quartiere, trovandosi in prossimità del mare fu il centro nevralgico del commercio della Palermo tra il XV e il XVIII secolo. Successivamente mutò nel Quartiere della Loggia per la concentrazione delle logge, quegli ambienti chiusi o aperti dove i mercanti discutevano dei propri affari e dove si esercitava la “mercatura”, la pratica del commercio.L’itinerario si svolgerà all’interno del quartiere dove rimangono a testimonianza le numerose chiese e gli angoli interessanti che riservano tante piccole e grandi storie da raccontare. Chiaramente il titolo della passeggiata fa riferimento all’antico mercato del quartiere, detto Buccerìa vecchia, un tempo uno dei mercati più importanti della città e oggi fantasma di sé stesso. La sfida sarà proprio quella di leggere, nonostante tutto, la grandezza di Palermo nel passato attraverso quello che rimane oggi.

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Via Vittorio Emanuele, 90134 Palermo, PA, Italia

Attraverso una galleria fotografica ripercorreremo i tragici e sanguinosissimi giorni in cui Palermo fu colpita durante la seconda guerra mondiale. Bombardamenti intensi su tutta la città: dal porto alla via Oreto, da via Petrarca a piazza Massimo. Ma ci soffermeremo in particolar modo sui bombardamenti del 9 maggio del 1943, quando 484 “fortezze volanti” americane solcarono i cieli di Palermo, sganciando 2.265 bombe che seminarono la morte e la distruzione in città e cambiandone per sempre il volto. Più di duemila i palermitani morti in quei tragici mesi, e oltre 30 mila i feriti. Migliaia le case, le chiese, gli ospedali distrutti, con più di 60 mila persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Una memoria tragica ma necessaria per comprendere meglio la storia della città.

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Via Cavour, 53, 90133 Palermo PA, Italia

Chi sia stato Joe Petrosino è noto a tutti, ma ripercorrere gli ultimi giorni del detective italo americano sino alla sera della sua morte e passeggiare nei luoghi in cui la tragedia ebbe luogo è tutta un’altra storia. I contatti, quelli ufficiali e quelli non ufficiali che ebbe Petrosino in città, la diffidenza che lui nutriva nei confronti della polizia palermitana e gli informatori che alla fine lo tradirono. E allora si torna a quel freddo marzo del 1909 per scoprire i misteri e i segreti della Mano nera. Una vicenda emozionante e commovente di questo piccolo grande uomo che aveva cambiato la storia della lotta alla mafia negli Usa. Ma a Palermo finì la sua gloriosa carriera. La partenza è prevista da Via Cavour, di fronte alla Prefettura, si passerà poi da piazza Tredici Vittime, per giungere fino a piazza Marina: il caffè Oreto, l’Hotel de France e il luogo dove venne ucciso. 

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Foro Umberto I, 11, 90133 Palermo PA, Italia

Da Porta Felice fino al Piano di Santa Teresa fuori Porta Nuova lungo l’asse più antico della città. L’itinerario di questa passeggiata letteraria attraversa la città di fine ‘700, vista con gli occhi di Leonardo Sciascia nel suo romanzo storico “Il Consiglio d’Egitto”. Sarà rievocato quel mondo con i suoi riti mondani, le sue conversazioni, i suoi protagonisti, le loro idee, paure, speranze, e sarà ricostruita l’incredibile vicenda dell’arabica impostura inquadrandola nel contesto storico del riformismo borbonico anti baronale degli ultimi decenni del ‘700. Si vedranno i luoghi e i palazzi simbolo del potere baronale, raccontando come sia enormemente cresciuto in particolari momenti della storia siciliana anche con abusi e usurpazioni, dando così spessore a quella dimensione di impostura a cui Sciascia fa riferimento nel libro attraverso il suo alter ego Francesco Paolo Di Blasi. Si vedranno i luoghi della memoria di alcuni dei protagonisti (Giuseppe Vella, Rosario Gregorio, Francesco Paolo Di Blasi) e in altri luoghi si darà infine la parola a Sciascia e alla sua interpretazione dei personaggi, leggendo alcuni dei brani più significativi del romanzo.

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Piazza Porta Carini, Palermo, PA, Italia

Partendo da un’antica leggenda siciliana, Luigi Natoli alias William Galt, col suo romanzo illustrato e pubblicato a puntate sul «Giornale di Sicilia»  tra il maggio del 1909 e il gennaio del 1910, mise in scena un intrico fittissimo di relazioni tra personaggi di fantasia e personaggi realmente esistiti sullo sfondo della Palermo dell’inizio del XVIII secolo. Da quel momento i Beati Paoli divennero sinonimo di giustizieri. La memoria storica di questo oscuro fenomeno venne rimpiazzata integralmente dalla favola che ha trasformato dei sicari, come si scoprirà durante il cammino tra i vicoli del Capo, in un gruppo di super uomini, coraggiosi paladini del diritto dei diseredati. A partire dai luoghi della finzione letteraria si vaglieranno le ipotesi dell’origine di questa società segreta, nata (forse) per vendicare gli innumerevoli soprusi dei ricchi e dei potenti protetti da autorità corrotte.

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Via Pellerito, 1, 90046 San Martino delle Scale PA, Italia

San Martino delle Scale, nel 1860, fu scenario degli scontri e delle manovre garibaldine intente a “prendere” Palermo. Fu qui che Garibaldi, dall’accampamento di Piano Renda, inviò Giovanni Corrao e Rosolino Pilo per trovare una via verso la città. Ma loro, come altri compagni impegnati in altre direzioni, dovettero fare i conti con le truppe borboniche di stanza nella vicina Monreale. Rosolino Pilo proprio sul Monte Neviera fu ucciso durante uno scontro il 21 maggio 1860.

L’escursione, che si snoda lungo parte della tappa 1 e 2 del neonato Cammino dei Mille, ha inizio proprio dalla piazza di San Martino delle Scale e fin da subito in salita, attraversando Valle Lupa, giunge a Portella Rena; qui costeggiando la Valle Cuba si salirà fino al Monumento di Rosolino Pilo; a questo punto scollinando verso la Neviera, si chiuderà l’anello e in discesa su Costa Neviera si rientrerà a San Martino. Paesaggi e panorami continuamente variabili saranno la vera sorpresa di questa esperienza immersa in una natura inaspettata.

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Piazza Francesco Crispi, 345, 90139 Palermo PA, Italia

Palermo non è solo arabo-normanno o barocco. C’è anche una città modernista che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento scelse il Liberty per realizzare teatri, ville e palazzi della nascente borghesia che voleva sentirsi all’altezza della vecchia aristocrazia secolare, affidando la realizzazione di questi luoghi a fior di progettisti, primo fra tutti, Ernesto Basile. Grazie all’impulso culturale di questo grande architetto, Palermo diventò capace di formare una scuola di progettisti ed artisti-decoratori di rilievo che la portarono al pari delle altre capitali europee. Si suole indicare come data per l’inizio del Liberty siciliano il biennio 1890-91, anno in cui Basile progettava i padiglioni espositivi dell’Esposizione Nazionale del 1891, realizzato su un’area dell’”ex firriato di Villafranca”. L’itinerario permetterà di ricostruire questo momento di splendore culturale anche con l’ausilio di una ricca galleria fotografica dell’epoca.

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Via Maqueda, 201, 90133 Palermo PA, Italia

Ballarò è uno dei mercati più antichi di Sicilia. Non sappiamo se addirittura il nome derivi da un nome Romano o Indiano. Ma respirarne gli odori e godersi ogni angolo di questo mercato nella tranquillità della notte è qualcosa di eccezionale. Significa riuscire a parlare come quelle pietre che da mille anni ogni giorno vedono passare migliaia di persone

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Foro Italico Umberto I, 1, 90133 Palermo PA, Italia

Strano a dirsi, ma fino al XVI secolo, la città non possedeva una passeggiata a mare a causa delle frequenti mareggiate o degli attacchi pirateschi. Una volta ridotte le aggressioni, fu il viceré Marcantonio Colonna a creare una “passeggiata oltre le mura”, che per secoli rimase la meta preferita per il tempo libero cittadino,, sede delle feste in onore dei re e dei principi, o ancora di concerti musicali, fiere e mercati. Partendo da Porta Felice, come i nobili del tempo, si passeggerà sul lungomare del Foro Italico, ammirando i numerosi palazzi nobiliari che si ergono al di sopra delle mura cittadine e con l’aiuto di immagini e mappe antiche si cercherà di rileggere il sistema difensivo di Palermo alla fine del ‘500. Facendo delle incursioni dentro la città ci si spingerà fino a Villa Giulia, il primo giardino pubblico della penisola italiana e per questo chiamata “Villa del Popolo”. 

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Via Sedie Volanti, 14, 90134 Palermo PA, Italia

Chissà cosa pensano i turisti quando visitando il Centro storico scorgono alcuni nomi di strade assai curiosi. Si possono immaginare i loro volti quando leggono “Via Sedie Volanti” o “Vicolo dei Risorti”. E se poi, magari stranieri, cercano una spiegazione su qualche traduttore on line non potranno che restare ulteriormente stupiti. Ma non è detto che i palermitani ne sappiano molto di più… L’elenco delle strade battezzate in modo singolare in città è molto lungo (vi si trovano … biscotti, formaggi, guille e carretti…). In questa suggestiva ma anche divertente passeggiata nel cuore cittadino si spiegheranno le antiche tradizioni, i vecchi mestieri e i personaggi più o meno famosi che hanno dato i nomi a strade, vicoli e vanedde. La voce narrante dei brevi ma spassosi racconti sarà quella di Marcello Troisi.

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Via Porta Carini, 1-21, 90138 Palermo PA, Italia

Insieme a quello di Ballarò, il Capo è l’ultimo grande mercato cittadino. Si entra da Porta Carini, uno degli ingressi alla città vecchia, e passeggiando tra bancarelle, prodotti di “grascia” e “abbanniate”, si ritroverà un quartiere nato con gli arabi. L’hârat as Saqâlibah (quartiere degli Schiavoni), è sempre stato sede di mercanti e milizie mercenarie al servizio degli arabi, al di là delle rive del Papireto. Un quartiere popolare, detestato dai nobili ma amato dalla Chiesa che lo riempì di oratori e conventi. Dalla chiesa dell’Immacolata alla Mercede a Sant’Agostino, che si visiterà. La passeggiata attraversa l’antico Seralcadi, dove un tempo scorreva il Papireto, pieno di gallerie e luoghi sotterranee che lo scrittore Luigi Natoli consegnò ai Beati Paoli incappucciati: gesta romanzesche, che affondano le radici nella storia. 

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Piazza Bellini, 7, 00030 Palermo PA, Italia

Anche gli ebrei sono stati protagonisti della storia millenaria di Palermo. Intorno all’anno Mille, poco fuori le mura meridionali e sulle rive del Torrente Kemonia, gli ebrei palermitani edificarono il loro sobborgo, l’Hârat ‘al Yahûd (quartiere dei giudei). Vi abitarono sino al 1492, anno della storica cacciata. La Giudecca, cui si accedeva attraverso la Porta di Ferro (Bab ‘al Hadid), era suddivisa in due contrade: la Meschita e la Guzzetta. La via Maqueda prima e la via Roma poi, quando furono realizzate (tra il XVI e il XIX secolo), causarono lo sventramento della Giudecca, sconvolgendo l’assetto viario originario: un dedalo di vicoli, piazzette, orti e giardini. Trovare queste tracce, nell’odierno tessuto urbano, è un’impresa difficile, ma non impossibile. Nel percorrere le strade così come si presentano oggi, con un po’ d’immaginazione, il visitatore attento può scoprire il fascino che questi luoghi conservano e tornare a respirare antiche atmosfere.

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Foro Umberto I, 21, 90133 Palermo PA, Italia

A partire dall’ex albergo Trinacria, dove verrà ricordata la scena della morte del Principe e qualcuna delle sue riflessioni politiche finali, si raggiungerà la chiesa della Gancia, dove il 4 aprile del 1860 scoccò la prima scintilla rivoluzionaria. Si attraverseranno poi i luoghi che nella mattina del 27 maggio 1860 furono teatro della battaglia garibaldina e in cui, poco più di cento anni dopo, Visconti avrebbe girato gran parte delle scene che quei fatti rievocano. Si arriverà poi a Piazza Rivoluzione, luogo simbolo della Palermo risorgimentale, dove campeggia la statua del Genio simbolo della città e dove si trova Palazzo Trigona-Scavuzzo, legato a una delle esperienze più tragiche dell’infanzia di Giuseppe Tomasi. Da Piazza Rivoluzione a Piazza Croce dei Vespri il passo è breve, ma il salto nella memoria storica è di quasi seicento anni: un’altra rivoluzione, quella dei Vespri, che, come quella del 1860, avrebbe cambiato per sempre il destino della Sicilia. Ma più che alla piazza in sé l’interesse sarà rivolto al grande palazzo che la chiude da due lati a angolo retto: Palazzo Gangi, dove Luchino Visconti nel 1962 ricostruì l’ambientazione del palazzo Ponteleone del romanzo e girò l’indimenticabile lunga sequenza del ballo.

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