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Apertura
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Indirizzo
57 Via del Crocifisso

Biglietto
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Accessibilità
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Note
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Abstract

I cunicoli scavati dai Greci e i bagni rituali ebraici
Nel quartiere ebraico della Giudecca, tante testimonianze stratificate e sorprese di grande interesse. L’anno di completamento della chiesa è il 1742, come si legge sulla facciata, ma l’edificio era preesistente, riportato alla luce dalla Confraternita di San Filippo dopo il terremoto del 1693. I bombardamenti della Seconda Guerra mondiale provocarono ingenti danni e, negli anni Sessanta, a causa di cedimenti strutturali e della cupola pericolante, fu necessaria la chiusura. Riaperta nel 2010, dopo massicci interventi di restauro, oggi la chiesa è da non perdere, soprattutto per la visita dei sotterranei, una rete di cunicoli scavati al tempo dei Greci. Qui sono emerse successive tracce di ipogei paleocristiani e di un luogo di culto ebraico, con presunti bagni per la purificazione. Dopo la cacciata degli ebrei, si insediò la Confraternita, sovrapponendo la chiesa. Ed ecco la cripta con le sepolture dei confrati e affreschi settecenteschi, ma pure graffiti che risalgono alla Seconda Guerra mondiale, quando i cunicoli divennero rifugi antibombe
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